Come diventare psicologo infantile

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Aggiornato in data 7 marzo 2025

L'infanzia è un periodo ricco di crescita e scoperta, durante il quale ogni fase porta con sé nuove opportunità e sfide.
Per offrire supporto ai genitori e facilitare il percorso educativo e psicologico dei bambini, sono disponibili numerosi servizi di consulenza. Gli psicologi infantili hanno il ruolo di sostenere le famiglie nella crescita dei loro figli. Se questo è il tuo ambito di interesse, continua a leggere per scoprire come diventare psicologo infantile.
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Cosa significa essere psicologi infantili

Lavorare con i bambini è un'esperienza affascinante e complessa. L'infanzia è il momento in cui si formano la personalità e il carattere di un individuo. Gli stimoli esterni, ma soprattutto gli input che arrivano dalla famiglia, hanno un ruolo fondamentale in questa fase della vita.

Una figura assistenziale come quella dello psicologo può supportare bambini e genitori nel favorire una migliore comprensione delle dinamiche comportamentali e affrontare situazioni complesse come l'iperattività, l'aggressività, i disturbi del sonno e anche condizioni come l'autismo.
Essere psicologi infantili significa aiutare i genitori, assisterli nelle fasi dello sviluppo del bambino, aiutare i piccoli a crescere con serenità. In altre parole, è una missione. Significa lavorare con dedizione affinché i bambini riescano a trovare il loro modo di comunicare con gli adulti e di integrarsi correttamente con l'ambiente esterno anche in presenza di disfunzioni e disagi.Leggi anche: Cosa fa un neuropsichiatra infantile: compiti e formazione

Competenze e attitudini di uno psicologo infantile

Il ruolo dello psicologo infantile è un mestiere affascinante che richiede competenze specifiche, differenti da quelle necessarie per lavorare con adulti. Con i bambini la comunicazione profonda avviene su un piano che va oltre quello verbale. Per questo gli psicologi infantili, oltre a fare studi specifici, devono acquisire competenze particolari e coltivare doti caratteriali che rendano il loro lavoro efficace. Per diventare psicologi infantili è necessario acquisire e padroneggiare strumenti come:
  • La comunicazione non verbale
  • L'utilizzo di giochi e di attività grafiche per l'interpretazione dei contenuti emotivi
  • La psicomotricità
  • Il dialogo con i genitori
  • Le modalità specifiche per comunicare verbalmente con i bambini
Ma bisogna possedere anche doti caratteriali come:
  • Sensibilità
  • Capacità di ascolto
  • Empatia
  • Attenzione ai dettagli
  • Pazienza

La formazione per diventare psicologi infantili

Per accedere alla carriera nel settore della psicologia infantile è necessario intraprendere un percorso universitario e conseguire la specializzazione. Una parte fondamentale della formazione è il tirocinio, trampolino di lancio per iniziare a lavorare. Quindi:
  • Laurea triennale in psicologia
  • Laurea magistrale in psicologia infantile (biennale)
  • Master o scuola di specializzazione attinente
  • Tirocinio formativo a cui si può accedere tramite l'università
La facoltà di psicologia richiede un test di ammissione ed è quindi a numero chiuso. Quasi tutti gli atenei italiani pubblici e privati offrono il corso di laurea in psicologia e molti offrono anche la specializzazione in psicologia infantile. Se ancora non hai deciso dove vuoi completare la tua formazione, puoi consultare il sito del Censis che fornisce una classifica dei migliori atenei italiani per le lauree triennali e magistrali in psicologia.Leggi anche: Cosa fa un neonatologo e come diventarlo

L'iscrizione all'ordine degli psicologi

Una volta conseguito il titolo di studio e completata la formazione necessaria qualificante, per lavorare nel settore della psicologia infantile è necessaria l'iscrizione all'albo dell'ordine degli psicologi. È possibile presentare la domanda di iscrizione all'albo dopo aver superato l'esame di abilitazione alla professione di psicologo.

Le opportunità di lavoro per psicologi infantili

Gli psicologi dell'età evolutiva, o psicologi infantili, possono decidere di lavorare nelle strutture pubbliche o private, oppure in regime di libera professione. Quando le famiglie si trovano ad avere bisogno di uno psicologo per i loro figli di solito si rivolgono alle strutture pubbliche sul territorio, quindi, pediatri dell'ASL o consultori, servizi gratuiti a disposizione delle famiglie, che sono la prima risorsa di riferimento. Altre volte invece, può capitare che i genitori decidano di rivolgersi ad associazioni o a liberi professionisti. Ecco un breve elenco esemplificativo:
  • Psicologi infantili associati a studi pediatrici
  • Ricercatori e insegnanti presso le università di psicologia
  • Associazioni per il sostegno alle famiglie
  • Liberi professionisti specializzati in psicologia infantile
  • Consultori delle ASL per il sostegno alle famiglie e ai bambini
  • Ospedali pediatrici
  • Centri antiviolenza per la protezione di madri e bambini
  • Centri di accoglienza
  • Carceri minorili
  • Centri di recupero
  • Case famiglia

Lavorare nel settore privato

Gli psicologi infantili che lavorano nel settore privato trovano occupazione in cliniche private, associazioni, scuole e centri assistenziali privati, ecc., spesso assunti con un contratto da dipendente.

Lavorare nel settore pubblico

Come per le altre professioni, anche per gli psicologi che intendono lavorare nelle strutture pubbliche è necessario fare un concorso. Le istituzioni pubbliche come le Aziende Sanitarie Locali, gli ospedali, le carceri o le forze dell'ordine, utilizzano la modalità del concorso pubblico per assumere personale. Se ti interessa trovare lavoro in aziende pubbliche, tieni sempre d'occhio i bandi di concorso.

Lavorare come libero professionista nella psicologia infantile

Un'opzione che dà flessibilità e indipendenza è la libera professione. Gli psicologi infantili possono decidere di lavorare in regime di libera professione associandosi a uno studio di psicologi già avviato oppure mettendosi in proprio. Se ti interessa fare una carriera imprenditoriale indipendente, dovrai acquisire gli strumenti e i requisiti necessari per avviare la tua attività.Leggi anche: Come diventare libero professionistaIl consiglio è quello di iniziare a lavorare come dipendente, fare un periodo di pratica per poi associarti a uno studio avviato affittando uno spazio e, successivamente, avviare la tua attività di libera professione.Se vuoi lavorare nel settore della psicologia infantile in regime di libera professione, ecco alcuni step che non devono mancare:
  • Un periodo di tirocinio
  • La pratica necessaria per imparare il mestiere e farti conoscere
  • L'iscrizione all'albo
  • L'apertura della partita IVA
  • L'iscrizione all'ENPAP (l'ente previdenziale per gli psicologi)
  • Un'assicurazione professionale
  • Un indirizzo PEC (posta elettronica certificata) da comunicare all'ordine
  • Un sito web per promuovere la tua attività
  • Eventuali profili social per farti conoscere
  • Un blog per dare consigli e offrire spunti interessanti ai futuri pazienti
Leggi anche: Come diventare terapista ABA: studi, certificazione, competenze

Psicologi infantili: studio associato o studio indipendente?

Se il tuo obiettivo è la libera professione, puoi prendere in considerazione l'idea di avere uno studio dove ricevere i pazienti. Le soluzioni sono due: affittare uno spazio a ore o al mese in uno studio gestito da altri professionisti, oppure, avviare uno studio tutto tuo con spazi da affittare ad altri professionisti. Vediamo le differenze.Leggi anche: Lavorare con i bambini: 20 professioni a contatto con i più piccoli

Lo studio associato:

  • Ha un costo più basso perché puoi affittare uno spazio pagando a ore o al mese
  • Ti consente di associarti a professionisti già avviati e di promuoverti
  • Puoi affittare diversi spazi in diverse zone della città per offrire più opzioni ai pazienti
  • Puoi affittare uno spazio dove lavorano professionisti che svolgono attività complementari alla tua e dare ai pazienti l'opportunità di usufruire anche di altri servizi
  • Potrebbe avere lo svantaggio di non essere una sede fissa: appoggiarsi a uno studio potrebbe costringerti a sottostare a decisioni e cambiamenti di chi gestisce lo studio

Lo studio indipendente:

  • Ha un costo più alto perché devi provvedere al pagamento di un affitto per un intero studio
  • Ti dà il vantaggio di coprire le spese (o eventualmente ricavare dei guadagni) affittando gli spazi all'interno del tuo studio
  • Puoi affittare gli spazi a professionisti che svolgono attività complementari alla tua in modo tale che i tuoi pazienti abbiano il tuo studio come punto di riferimento
  • Ti dà il vantaggio di mantenere sempre la stessa sede per i tuoi pazienti
  • Ti dà la possibilità di personalizzare gli spazi e di strutturare lo studio in base ai servizi che vuoi offrire
Ora che hai visto quali sono le opzioni e le opportunità nel settore della psicologia infantile, inizia a progettare la tua carriera e a costruire il tuo profilo professionale. In bocca al lupo!Si prega di notare che nessuna delle aziende menzionate in questo articolo è associata a Indeed.Articoli correlati:
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