Cosa fa l'archeologo: dagli scavi alla ricerca passando per la catalogazione

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Aggiornato in data 7 marzo 2025

In questo articolo scopri chi è l'archeologo, cosa fa, quali sono gli ambiti in cui opera e quale percorso formativo serve per accedere a questa professione.Le informazioni riportate, valide al momento della stesura dell'articolo, sono soggette a modifiche senza preavviso. Indeed non è responsabile dell'adeguamento. Se desideri notizie aggiornate su questo argomento, consulta una risorsa locale.
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Chi è l'archeologo e cosa fa

L'archeologo è uno specialista che utilizza le proprie conoscenze per ricostruire la storia e la cultura delle civiltà antiche tramite la ricerca e lo studio di reperti storici.Le mansioni svolte dall'archeologo sono molteplici e possono essere ripartite in tre attività principali:
  1. Scavi
  2. Ricerca e studio
  3. Catalogazione

Scavi

Dopo aver individuato i metodi e l'area dove eseguire lo scavo, l'archeologo utilizzerà strumenti idonei per ripulire la zona, liberandola, ad esempio, da cespugli e pietre. Una volta completata questa fase, viene eseguita un'analisi del terreno per determinare che tipo di stratificazioni si sono create nel corso del tempo.Inizierà in seguito la vera e propria attività di scavo, che potrebbe consentire all'archeologo di rinvenire reperti storici. Tutti gli oggetti ritrovati verranno riposti in appositi sacchetti e cassette, che verranno contrassegnati attentamente.In questa fase, l'archeologo si occuperà quindi di:
  • individuare l'area in cui eseguire lo scavo;
  • progettare lo scavo;
  • stimare le risorse da utilizzare;
  • ripulire l'area;
  • organizzare e coordinare tutte le attività di scavo.

Ricerca e studio

Al termine degli scavi, l'archeologo si sposterà in un laboratorio, dove eseguirà meticolosamente attività di pulizia, lavaggio e restauro dei reperti storici.Durante la fase di pulizia, l'archeologo dovrà prestare molta attenzione: dovrà innanzitutto capire di quale materiale sono composti i reperti, in modo tale da utilizzare prodotti per il lavaggio che non li danneggino. Si dedicherà poi allo studio di tali reperti, individuandone la data, il luogo di provenienza e l'utilizzo.Questa fase vede l'archeologo impegnato in diverse mansioni, tra cui:
  • studio dei reperti;
  • pulizia dei reperti;
  • ricostruzione dei reperti;
  • attività di saldatura.

Catalogazione

La fase di catalogazione è molto importante e deve essere svolta con cura. L'archeologo annota su una scheda tutte le caratteristiche dell'oggetto, indicando di cosa si tratta, il materiale di cui è composto, il gruppo di appartenenza, il luogo e lo stato di ritrovamento. Inoltre, dovrà riportare sulla scheda le misure e il peso del reperto, fornendo una descrizione specifica dell'oggetto in questione. In seguito, l'archeologo daterà il reperto storico servendosi, quando possibile, di ritrovamenti precedenti.La scheda di catalogazione sarà completa solo quando saranno allegate fotografie del reperto e un disegno accurato.In questa fase, l'archeologo lavora a stretto contatto con fotografi, storici e antropologi, che lo aiuteranno a produrre una descrizione accurata del reperto ritrovato.Durante questa fase, l'archeologo si dedica a:
  • studiare i reperti;
  • dirigere o eseguire direttamente l'attività di schedatura;
  • produrre la documentazione necessaria.
Articolo correlato: Cosa fa lo storico: formazione, competenze e attività

Altre attività dell'archeologo

Un'altra attività che vede l'archeologo protagonista è quella di promozione e valorizzazione dei reperti recuperati durante gli scavi. L'archeologo si dedicherà così all'organizzazione di mostre e convegni, e aiuterà a strutturare le visite guidate all'interno dei musei.Articolo correlato: Come lavorare in un museoInoltre, l'archeologo può dedicarsi alla stesura di cataloghi di mostre e musei e altri testi di carattere didattico, scientifico e divulgativo.

Come diventare archeologo

Per svolgere la carriera di archeologo è necessario sviluppare conoscenze e competenze tecniche acquisibili tramite un percorso di studio mirato.

Percorso di studi

Nonostante la professione di archeologo non sia regolamentata da alcun testo normativo, per intraprendere questa carriera è necessario ottenere inizialmente una laurea triennale. Ti consigliamo di frequentare un corso di laurea che presenti un'offerta formativa multidisciplinare che ti consenta di acquisire sia conoscenze umanistiche che conoscenze scientifiche. Potresti dunque decidere di intraprendere un corso di laurea in Beni culturali, Storia, Lettere o, se è possibile, Archeologia.Una volta ottenuta la laurea triennale, potrai accedere al corso di laurea magistrale in Archeologia, il cui obiettivo è fornire agli studenti tutti gli strumenti che permetteranno loro di svolgere attività operative e di coordinamento.Una volta conseguita la laurea magistrale in Archeologia, potrai iniziare il tuo percorso lavorativo come scavatore, archivista, curatore museale e molto altro.

Formazione ulteriore

La laurea magistrale ti fornirà, come hai visto, le basi per lavorare nel campo dell'archeologia. Tuttavia, per poter costruire una carriera più specializzata è necessario proseguire gli studi universitari e scegliere un corso di specializzazione, dalla durata di due anni, o un dottorato di ricerca dalla durata di tre. Questi percorsi formativi ti daranno modo di approfondire i tuoi studi, esplorando tutte le branche dell'archeologia.L'archeologia va oltre lo studio dei reperti rinvenuti sulla terraferma, ed è possibile anche dedicarsi allo studio di reperti che si trovano sui fondali marini. Ricorda però che per svolgere la professione di archeologo subacqueo è necessario possedere il brevetto per le immersioni, che si può conseguire presso apposite scuole di sub o associazioni.

Le competenze dell'archeologo

Per esercitare la sua professione, l'archeologo sfrutta tutte le competenze e conoscenze che ha appreso durante la formazione e quelle che ha acquisito direttamente sul campo, lavorando individualmente e all'interno di un team.Tra le competenze tecniche che l'archeologo deve possedere troviamo:
  • conoscenza delle lingue antiche;
  • ottima conoscenza della storia, filologia e museografia;
  • conoscenza della lingua inglese;
  • conoscenza della diagnostica archeologica;
  • capacità di svolgere l'attività di recupero in tutte le sue fasi;
  • ottima capacità di selezione e utilizzo degli strumenti;
  • capacità di svolgere le attività volte alla valorizzazione di reperti e oggetti storici.
Oltre alle competenze tecniche, troviamo le competenze trasversali: quelle che l'archeologo deve possedere per eccellere nel suo lavoro sono:
  • ottima capacità di analisi;
  • ottima capacità di organizzazione;
  • capacità di lavorare in team;
  • buone doti comunicative;
  • attenzione ai dettagli;
  • capacità di leadership;
  • capacità di sintesi.

Requisiti

Oltre a una buona formazione, per eccellere nel suo lavoro l'archeologo dovrà possedere una buona resistenza fisica: gli scavi possono prolungarsi per giorni, settimane o addirittura mesi, e accade spesso che l'archeologo debba lavorare sotto il caldo sole estivo o nel freddo invernale.È inoltre importante una grande precisione e una meticolosa attenzione ai dettagli, non solo durante la fase di scavo, ma anche durante tutte le fasi di ricostruzione e catalogazione.I progetti in cui l'archeologo è coinvolto possono svolgersi in diverse parti del mondo, e la conoscenza di una lingua straniera, ad esempio l'inglese, è spesso indispensabile.

Dove lavora l'archeologo

L'archeologo lavora soprattutto su incarichi a progetto commissionati soprattutto dalle università e dalle pubbliche amministrazioni, ad esempio dal Ministero per i Beni e le attività culturali e del Turismo.L'archeologo può svolgere la sua professione non solo nel suo Paese di residenza, ma anche in altre parti del mondo in cui sono previsti progetti di scavi.Nel caso non fossero in programma attività di scavo, l'archeologo potrà utilizzare le sue conoscenze per offrire consulenze all'interno di università e musei, o svolgere attività didattiche all'interno di scuole e attività di valorizzazione collaborando con i comuni. Potrà anche essere presente nei siti archeologici per fornire ai visitatori tutte le informazioni relative ai reperti e al sito.Come hai visto, per diventare archeologo sono necessari molti anni di studio e molta passione, ma le attività che andrai a svolgere sono moltissime e ti porteranno senz'altro tante soddisfazioni sia a livello lavorativo che a livello personale.Articoli correlati:
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